Sola nella disperazione della moltitudine
la mente cercava conforto
tra muri di gelo e di indifferenza
non scorrevano nemmeno le lacrime
Le urla!
le urla come fantasmi
reali ma dall’evidenza negati
erano strazio e tormento
Noi da quel seno
abbiamo succhiato il tormento
noi dentro quegli occhi
abbiamo visto l’orrore
Non vi era paura
nei nostri padri
non disperazione
nelle nostre madri
esisteva solo speranza
la sola speranza
che delle migliaia
uno solo vivesse
poter ritornare
poter raccontare
per la nostra memoria
dovevano
poter farci sognare