Mani legate, occhi bendati:
solo rumore confuso di passi.
Voci si avvicinano,
voci si allontanano...
come remare in alto mare.
Attraverso la stoffa
filtra un piccolo bagliore
e ricordi di bambino
appoggiato a un fresco tronco,
per la conta del nascondino.
Senza più vita tra le mani,
odore di fumo acre che
spacca al centro i pensieri
dell'orologio ormai fermo.
Respiro
e battito di cuore, forte
improvviso come oltre la porta
il trillo del telefono.
È freddo,
nelle ossa.
È freddo,
alle spalle.
E poi calore, umido
e denso.
Voci si avvicinano,
voci si allontanano...