Nella luce dei lampioni
si allungano le nostre ombre
come cirri disegnati da un vento invisibile
scompaiono per ritornare poi
in un gioco interminabile di realtà e fantasie
Dal nulla si manifesta un’ombra
in un silenzio irreale
un pescatore lancia la sua esca
mentre le gioie dei bambini
si rincorrono tra le foglie di cento betulle
Lo sguardo delle stelle
ci regala un tenue bagliore
argento il lago
cristallo lo spruzzo di una fontana
poi le nostre mani
Ci abbracciamo in questa estate calda
come caldo il nostro amore
lo sguardo di due anziani ci accarezza
accompagnandoci oltre il tempo
dove il nostro andare diviene più leggero
Una nota di pianoforte
e la voce di un poeta
esplode in questo spazio
tutto allora diviene silenzio
e silenziosamente andiamo
In questa calda estate
dove le nostre ombre
si intrecciano
nascondendosi tra fili d’erba
ci guardiamo felici
regalando l’ultima carezza a questo parco.