A quattro zampe feroci
bevo l’acqua ad uno stagno
artigliato
da brume di nebbia disgustose di rabbiosa ebbrezza
non mi piace che Tu mi guardi
sono una bestia infinitamente ferita
mentre mangio universalmente il divoro di me stesso
potresti capire che sono un non nato
non esistono al mondo anime cattive
solo essenze prigioniere di menti contorte
dalla ragion perdenti gli slanci sinceri del Cuore
Alzo il capo
ruggendo
incrino con i miei occhi anime amate in paradisiache stelle
Amandole
spezzo
qualche volta
spesso
mai
orribili maschere dai confusi tratti di demoniaci Carne-vali
per poter cantare beato
Spalle e Petto regali in fuori
con al collo una collana fiorita di bacche incendiate
rosse
prossime alla combustione in fusione d’unione!!!!