Posso sentirlo
entrare con l’aria
e uscirne,
avendo riempito
polmoni,
estasiando la mente
nei brividi leggeri,
sulla pelle,
sul collo
Posso vederlo
accendere
le luci della notte
o sentirlo scavare tunnel negli spiriti di pietra
Posso prenderlo tra le mani
e guardarlo scorgendone l’immenso
o attenderlo sulla guancia col suo bacio
di momento senza nome
Posso guardarlo
negli occhi di chi amo,
sognarlo nei sogni del mio sogno,
implorarlo di smettere di toccarmi
per glorificare
la sua libertà
Questo è il sesto
Senso
che vellutato e sinuoso,
trasparente e dolce
compare tra le palpebre del mattino
e che si nasconderà
dietro un sipario
al rosso del tramonto
aprendo le sue braccia
silenzioso e accattivante
alle mie notti folli di fata