E soave, e celeste, e prezïosa,
e cara, e vereconda, ed innocente,
profonda, vaga, eterea, rilucente,
e bella, e sensuale, ed amorosa
è Lei. E quando il dolce guardo posa
sull'incantato mio, un disio silente
d'averne cura il core volar sente:
e di fare per lei qualunque cosa.
Ed ogni volta che perso la miro,
o che rapito e languido la penso,
trepida, trema, strepita il respiro,
fatal m'invade di deliquio un senso;
l'alma mia si discioglie in un sospiro
e vivo innanzi a me vedo l'Immenso.