Siamo ballerini mutilati
sul palcoscenico della precarietà
con in testa il sogno
della stabilità
mentre chiudono le fabbriche
mentre crollano le borse
mentre chiudono le fabbriche
impazziscono le banche
... e non partoriscono più le bambole
Siamo la generazione
della grande disillusione
diseredati dai domani
costruiamo il nostro futuro
su certezze interinali
sotto nuvole tumorali
e siamo tutti scontenti
sulle nostre comode poltrone
comodamente scontenti
davanti una cazzo di televisione
…e non ci sono più pistole
ma solo sindacati imborghesiti
così le piazze restano vuote
masticate dai silenzi
Abbiamo messo ogni domani
nei sacchetti del discount
e fumiamo sigarette
per non vivere troppo
sfuggendo alla morsa meccanica
del mutuo che ci schiaccia
e mentre paghiamo le tasse
per non prender la pensione
sogniamo il superenalotto
masturbando speranza sterili
per poi venire sulle nostre macerie
e su tutte quelle promesse da portare in discarica
…senza fare la differenziata
Vecchie macchine da rottamare
per correre sulla tangenziale
ma costa troppo la benzina
per perdere altro tempo al primo autogrill
in questi mesi sempre troppo lunghi
per riuscire a fare tornare i conti
tra semafori disoccupati
che continuano a lampeggiare
e treni sempre più veloci
che continuano a non arrivare