Leggera
come piombo fuso,
ti muovi nell'anima,
ne solchi gli argini,
cristallina
di coscienza ti nutri.
Evapori
e vai via,
senza traccia apparente,
sciapa cerchi sale
da sciogliere,
nei sapori proibiti
ti perdi,
del miele vischioso
sei complice,
delle ferite del cuore
ne plachi il dolore.
Mistica e vera,
delle fatiche
sei testimone,
nelle gioie
e nei dolori
trasparente
scivoli,
della sete
ne plachi l'ardore,
della purezza
non ne fai mistero,
sveli menzogne
se opaca
divieni.
Se affanno nella memoria
trascini i tronchi spezzati,
spumeggianti onde
di attimi mai colti,
vortici di quelli fatali
e nella corrente
porti via con te
quello che ieri
era alla fonte,
verso il mare
in cui voglio
annegare.