Cinque attimi fa,
seminavo sorrisi e coglievo margherite,
mentre due mani all'aroma d'amore
mettevano briglie ai grilli bambini
del loro fiore sbucato da un mese di neve.
Quattro attimi fa,
amica di un folle aquilone divenni,
e da davanzali imbottiti di nuvole
il mondo presi a guardare,
a bordo di bolle di fantasia.
Coperte d'amore eran le tenere mani.
Tre attimi fa,
paladina del mio indomito sentire rimasi,
sebbene insidiata da temporali di fiele.
Quelle fedeli mani alleate
mi erano accanto con parole e baci.
Due attimi fa,
da un garbuglio di rovi fuggii sollevata,
dopo marce, battaglie e pioggia battente.
Le due mani ora cercavan le mie,
così lasciai passi vestiti di notte,
per donare il mio sole a quegli occhi bambini.
Ora accendo i segnali del giorno che nasce,
gioia cerco nel velluto degli attimi in fiore,
ascolto i sussulti di quel battito testardo,
ed ancor prediligo sorrisi e margherite.