Tenerezze, aleggiano nei tuoi sorrisi
dondolo sull'amaca dei tuoi pensieri,
i giorni albeggiano nella luce verde
dei tuoi occhi profondamente limpidi.
Adagio il mio pesente, sul guanciale
di velluto dei tuoi sguardi sconfinati,
mentre culli coi colori della tua voce calda
tutte le mie fantasie, sopite, o smarrite.
Il disegno della tua immagine tersa
è il solfeggio di una melodia sognata,
mai musicata, scrivo utopiche nenie
pavide liriche, su astratti spartiti.
Futuri fragili, si immergono muti
in anfrati di passioni recondite,
la mani, come ali di airone bianco
accarezzano illusioni e disincanti.
Ti seggo miracolosamente accanto
in occasioni insperate e magiche,
il mio poetare entra dentro di te
e ci unisce in attimi... trasparenti.