Quanti martiri dovrai donare al mondo per farti amare
Quante lacrime dovrai asciugare per poter vivere la pace
Perché tanto amore genera solo orrore
Perché la tua esigenza di vita è così combattuta
Israele così vera e viva
la tua storia antica è
negli sguardi dei giovani
si specchiano i tuoi domani nei loro sorrisi
non li dovrai più spegnere perché sono loro
il dolce retaggio di un passato
da non rivedere
vergogna del mondo
dovrà oggi tacere
chinare il capo piangendo
di vergognoso silenzio
l’uomo che avrà l’ardire di giudicare
Israele l’eterna
le spiagge e gli azzurri
creati dal nulla che il nulla ora rivendica
per relegare nell’oblio dell’ignoranza
Pulsa di nuovo il tuo cuore
e la vita non lo vuol più lasciare
disperata è la scelta
ma nulla potrà
più cambiare il diritto di essere vera
Il tuo diritto d’esistere
è stato sancito nel sangue
è scritto in ogni tuo uomo
è nel ventre delle tue giovani donne
è nella madre che accetta il sacrificio del figlio
perché qui non si difende più un dio
ma solo una logica eterna
il diritto inalienabile della libertà
Israele non perderti
resta cosciente e segui sempre la strada tracciata
colpisci senza l’odio da cui venisti colpita
costruisci con la saggezza che ti diede il diritto di essere
resta sempre la vera Israele unica al mondo
catino delle sue lacrime amare
(per le lacrime che lasciammo io e Catia al museo dell'olocausto)