Mi domando perché tu e non io
in questa terra a volte straniera
sotto questo cielo a volte in lacrime
ma spesso chiaro nello stupore.
Quante volte hai sorriso alla gente
quante volte hai chiamato tua madre nel sonno piangendo.
Come me ammiri il tramonto
come me sogni un domani che racconti.
Cosa vorresti fare nelle sere fredde
quando magari riusciresti a creare
un momento sereno guardando altri occhi.
Sei una luce rabbiosa e mite
in un prato da mille colori giochi come un bambino
e non hai paura di chi ha paura di te,
attendendo la mia stessa risposta.
Mi domando perché tu e non io.