A Viviana. Che non è più mia. (7 aprile 2009)
Opache tracce d'un giorno felice,
colan tra i lembi d'un falso cucire,
le vecchie pieghe d'un giovane amore
che forse andrebbe lasciato marcire.
Il nostro autunno è entrato in primavera,
tu l'hai nascosto per tutto l'inverno,
mentre io urlavo ad un ligneo silenzio,
il mio coraggio a volere l'Estate.
Parlate! uomini, donne, parlate!
Amico, parlami! Padre, parlami!
Amore,
dobbiamo avere il coraggio di dire,
perchè solo tedio porta il silenzio.
So...
Anche a me a volte manca la voce,
so quante è difficile
parlare e rivelarsi sì cambiati,
ma soltanto così può sopravvivere
quel lume d'eterno
in questi stolti Primati.
(Domenica, 22 Marzo 2009)