Ombre
velate di lucidi certezze
si sciolgono,
giocano ondeggiando
nel fondo del bicchiere.
Raccontami di me,
segui la sagoma
nello specchio
e trapassa la corazza
delle bugie.
Dubbio incrostato
tra la culla e la fossa,
incubo gelido
tra amato odio
e odiato amore,
leale pugnale
che trafigge
senza ferite,
senza lamenti.
Vendicherò
la mia anima,
se solo il tempo
fosse fermo,
se cullarsi nel nulla
fosse un dolce veleno,
se la silenziosa notte
fosse un mantello caldo
in cui soffocare.
Incatenato
alla rituale follia
di un "se" nel "ma",
conto le maglie
della catena
come un rosario
e attendo.
Soffoco l'ira
nell'inutile ritornello :
"Morirò rinascendo,
rinascerò morendo."