Giammai ti rivedrò com'eri allora
giunonica figura, indifferente
allo sferzante gelo di ponente
e al morso dell'estate che accalora
il tuo ricordo è qui, che mi addolora,
saperti ormai cosi poco accogliente
con le tue vie che odorano di niente
il bianco e il nero tingono l'aurora,
l'inedia ha soffocato ogni rumore
resta soltanto il fumo, le macerie
e i postumi del grande baccanale
pianger dovrai, come fan le cicale,
lacrime amare sulle tue miserie
ti avrò comunque sempre nel mio cuore.