Gli alberi ornati
di fiori e frutti,
le aiuole verdeggianti,
gli uccellini cinguettanti,
svolazzavano spensierati.
Sembrava primavera,
solo che la primavera giunse
a sorpresa, in una giornata d’inverno,
quando le tue mani, presero
contatto col mio corpo.
Sapienti pressioni delle tue dita,
mi diedero la conoscenza,
che recondite emozioni,
giacciono in nodose memorie,
su muscoli e ossa.
Finalmente arrivò la primavera,
mi sentivo alto due metri,
e nelle aiuole verdeggianti,
giocavo felice come un bambino.