Seguo il tempo e il senso
che non è mai lo stesso,
e la paura del mare,
tante volte attraversato,
per un bacio furtivo
inseguendo un sogno,
scalzo che colmava
le pupille e il palpito.
Ora le notti scruto,
però ti sogno ancora,
e sul mio mare scuro,
muoio un po’.
Fabio,
scusa, ma tutti i poeti ricercano l'arte in quelli che tu chiami 'anfratti dell'animo', o no? Si voleva dimostrare altro, forse?
Lascia perdere... oggi sono un po' sulle mie... anche se vi è sempre una 'certa' logica della mia follia... e mi tengo l'ironia...