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Amore che vieni coca che vai
Questa é la storia di una bella amica mia
la coca me la portó poi se la portó via
Arrivó in un bel giorno di sole dal porto
e quando la vidi pensai d’esser morto
e fumammo una pipa di erba appassita
mentre per me rinasceva la vita.
Dovete sapere che da poco ero uscito
dal carcer crudel che m’aveva inghiottito,
per vender la droga io c’ero finito
ma non ho mai detto che fossi pentito.
Lei era sí bella alta bionda e snella
simpatica e forte beata la sorte
che nella mia mente mi avea regalato
un dono sì bello per vincere il fato
il fato crudele che fino a quel giorno
non m’aveva mai dato neanche un ritorno.
Io ero pulito, duramente al lavoro
per portarmi a casa un poco di oro
ma ero deciso a non farmi scappare
’sta vittima bella del mio desiderare
Purtroppo chi ama é debole assai
e subito ella si mise a far guai
a giocar con la mente dell’amante malato
ma senza colpir duramente il dannato;
per questo mi disse amar non conviene
peró non sapeva della mia corruzione
io prima volevo disperdere il seme
poi dopo pensare a cosa conviene.
Comunque l’amavo e volevo restare
da solo con lei in mezzo a sto mare
ma lei non voleva non capivo perché
mi sembrava che lei si burlasse di me.
Finí con un altro, un’ometto tranquillo
un piccoletto con la faccia da grillo
e disse che doveva trovare l’amore
nella braccia di questo individuo incolore.
Il suo ex fidanzato un pazzo drogato
non fu soddisfatto del nuovo arrivato
e mentre con me non ci fu mai agguato
tanto non so dire del tipo sfigato
Comunque con lui non era amor vero
solo con me potea esser sincero
ma lei non mi amava cosí non bastava
e di un certo incentivo necessitava.
Cosí ritornai agli stupefacenti,
ad aver il controllo degli avvenimenti,
a esser la meta del fin settimana
di tutti coloro che avevan la grana
dall’ecstasi all’erba dal key alla coca
cosí tristemente partiva la ruota
Io giustificai questi nuovi delitti
come un dover per pagare gli affitti
senza dover darmi troppo da fare
e poi alla fine vivevo nel mare.
Fu cosí che da un giorno all’altro
diventai sempre piú scaltro,
ma chi tornó a farsi vedere?
la mia bella, il grande amore,
con soldi e droghe da buttare
chissá come mai ero piú facile d’amare.
Ma chi se ne frega quando hai ció che vuoi
il sesso piu` intenso la droga, gli dei
ci danno tutto quando tutto va bene
forse perché anche a loro conviene
Mai prima d’allora avevo sentito
un bisogno sí forte d’esser rapito
tutti i giorni e le notti passavamo sul letto
facendoci cose che mai avrei detto
incredibile il senso dei sensi piú forti
che bello il volere delle nostre sorti.
Ma anche le cose belle devono finire
cominciammo a litigare ma senza impazzire
sempre piú coca dovevamo sniffare
per viver il sogno del nostro amare,
per fare piú soldi lei tornó a danzare
mentre io tornai anche a lavorare.
Infine pian piano perdetti la mano
e sempre piú dentro al traffico andavo
poi della coca ridivenni uno schiavo
e da lei fui tradito, due volte rapito
il pensiero era perso e persi la mente
e mi feci beccare come un deficente.
Ma lei non andó, con me sempre restó
devo dir che fui sorpreso, pur piacevolmente
che non scappó ma rimase al corrente
anche quando decisi per precauzione
di terminar la mia autogestione.
Se ne andó poi dopo quando tutto era finito,
quando io non ero altro che un vecchio bandito
che cercava di riprender la retta sua via
non é la droga che uccide ma il lavoro che ti porta via…
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