A tutte voi
che silenziose
come ombre
senza forma
respirate l’infamia
della sottomissione…
A tutte voi
che nulla vi è dato
e nulla è concesso
ai vostri pensieri…,
che serrate
nell’anima il dolore,
che prigioniere
imposte al piacere
sognate un gesto d’amore..
volge il mio dolente stupore
per oltraggi legalizzati,
per usanze tribali,
per l’intimità
che non vi appartiene…
A tutte voi
donne all’amore obbligato
il mondo della giustizia,
un giorno spero vicino,
parlerà di un Dio feroce e sprezzante
che disconoscerà quell’uomo
e il dominio suo arrogante.