Occhi svuotati, cibo per mosche,
su ventri idropici, tesi tamburi di sventura.
Fiere affamate si contendono miraggi,
traghettati da Caronti dannati,
su fragili vascelli di carta.
Attraversano il mare dell’indifferenza,
per approdare all’effimero paradiso
e ritrovarsi nell’inferno della nostra inciviltà.