Cercatemi in quel che non dico,
nel passato mai lontano,
chè mai m'abbandonano
più che ricordi, aspirazioni,
sogni morsi mai ingoiati,
scadenti farse d'attori improvvisati.
Non era stretto abbastanza il laccio
ed io mi perdevo, un po' per scherzo,
un po' per indole mai quieta
di chi guarda sempre altrove.
Insofferente indifferenza,
veli mai abbastanza spessi
e sai sempre quanti ne celano
d'inganni scaltri, audaci e
inutilmente silenziosi.
Come trivelle scavano orbite nere
in principio vuote e sole,
che poi riempiono di rimpianti,
sale, parole adatte a galleggiare:
sanno solo sopravvivere.
Infine cospargono di pece,
come lo scafo d'un'antica nave,
ma ogni giorno navigando
s'apre sempre qualche falla.