Come una lucciola
vibro nel buio ad intermittenza
e il tuo viso mi appare nella mente
puro come quando il quel prato fiorito
sapevamo rubare il miele alla vita.
Ricercare per giorni,
mesi,
anni,
ciò che così facilmente
riuscivi a trovare
tra il picciolo di una ciliegia e l'altra,
nelle calde mattine di maggio,
quando tra la gioia di un amore
e la paura di una giustificazione
sentivi un battito selvaggio
alimentarti il cuore.
Poi la luce scompare, con lei il tuo volto,
ed ho la sensazione che il domani sia già morto.
Ma sono come una lucciola,
e tornerò di nuovo a far luce,
e tornerò di nuovo a far buio.