Il velo del mio capo
Non conosce altro posto
Dove racchiudere il mio dolore,
Dove smarrire custodite
Le mie lacrime
Nel sogno più brutto,
Nella miseria più oscura
L’anima mia, così, non ha mai udito
Questi lamenti, queste paure
Vorrei portare mirra
Per onorare le membra senza vita,
Vorrei portare lo sguardo ancora
Alla sembianza che la terra ha dato
E ora rivuole,
Vorrei che il sale e il mio sospiro
Arrivassero all’ultimo Tuo Volto
Perché non ne scordassero il fuoco
E l’acqua dei Tuoi occhi
Ti porto un fiore
Allora
Che custodisca il seme e poi rinasca
Che insieme a Te porti eterna memoria
Attonita e perduta,
Nell’estasi del Vero terrorifico e infinito,
Incomprensibile e folle è ora
Il mio sorriso
Poiché all’ombra della fine più non Appartieni
E la Tua Pietra non è più
Porta di prigione
Depongo un fiore
Allora
Alla terra della Terra
E i suoi giardini
Porteranno il Tuo Nome