Nella più lunga notte
lo stivale dell'amore,
tra vallate, monti e grotte
vien trafitto dritto al cuore.
È il tremore della terra
a far vittime in sequenza,
non si tratta di una guerra
ma di più amara sentenza,
troppi i crolli di edifici
scuole, case ed ospedali,
gesta eroiche e sacrifici
quanti preti e funerali,
ha lavoro il falegname
di gran legno abruzzese,
senza mai patir la fame
riempie in bare un paese.
Va' pensiero all'aquilano
mentre intorno tutto tace,
segno in croce con la mano
riposate sempre in pace.