Quel tenero glicine,
dai fiori violetto,
che s'arrampica
dal muro sino al tetto,
ricorda una storia,
d'un tempo ormai lontano,
Negli anni venti, primo novecento,
andava la nonna a passeggiare,
con le ali piene di vento,
quando, in fondo ad un vicoletto,
un giovane di bell'aspetto,
in mano le mise un biglietto.
Lo accompagnava un glicine,
per metà chiuso, per metà fiorito.
Nel messaggio v'era scritto:
"Signorina, non voglio mancarle di rispetto,
ma per lei, m'arde forte il cuore.
Questo glicine,
tutti i boccioli non ha aperto,
se lei volesse onorarmi
e per tutta la vita amarmi,
quando sarà sbocciato,
me lo ritorni,
così per sempre, sarò il suo amore"
E furon giorni di passione,
pieni d'intensa emozione.
Questa non è una storia inventata,
col tenpo, dal loro figlio,
io fui generata.