Freddo che uccidi. Le rose
nel giardino dei ricchi, e i bimbi
tra i poveri e i soli.
Cade l ‘inverno, come versi di fame
per chi non conosce, di primavera, i profumi.
eppur calpestammo medesimo muschio
tutti noi traversammo, bendati, il bosco;
ma tra di noi, viaggiatori di silenzi
tra di noi, sognatori di parole perdute,
c’è chi si è spento in cupi tramonti
tristi crepuscoli, vedovi di conforto;
dove, forse, ciancia un misero canto
o, senz’ anima, si va a perdere un sole.