Improvviso come temporale d’agosto
l’anima si oscura,
all’orizzonte cumuli neri si addensano,
forieri di piogge torrenziali
che presto invaderanno il mio essere;
sento vicino un battito di cuore,
ma non è il mio, non mi appartiene,
suoni ovattati in lontananza
sussurrano un nome,
ma non è il mio, non mi appartiene;
fermo il respiro,
la ricerca di un bagliore diviene spasmodica,
uno spiraglio di luce,
un lampo e poi il tuono:
tutto scuote il mio di essere uomo e divenire;
naufrago in un mare in tempesta
cerco disperatamente un relitto
dove poter riposare e pensare,
inutile la mia richiesta d’aiuto,
immagini umane come fantasmi;
tutto l’intorno scompare,
nulla rimane
i ricordi passati, il presente e il futuro,
son questi i momenti più duri
quando donerei la mia vita per avere un sorriso.