annodando i filamenti dell 'esistere
inventai, per tutti noi! le costellazioni virtuose,
ad una ad una radunai le mille ancelle
in questa gabbia di utopie.
leggende misteriose di regole infrante,
ri-e-voluzioni quotidiane,
notturni di violinisti erranti
sempre pronti ad uccidere, o a scordare:
la cloaca più squallida
e l' ammaliante commedia
d' un triste cipresso che prega i suoi dei.
poi, la rugiada chiamò a sé la notte fedele
e ciò che un giorno fu, non è più.