Improvvisa, inattesa
la terra trema
in notte oscura.
Sostenute solo da colonne
riempite di fluida sabbia,
incuria d’ infami costruttori,
traballano le vostre case,
precipitando in pozzi di dolore.
Silenzio di morte
vi ricopre tetro.
Ma, ecco, flebile pianto di bimbo,
sussurro straziante di madre
diventano urlo di dolore,
che rimbomba
da fiume a mare,
da monte a valle,
percuotendo
i cuori di tutta Italia.
Si spegne il compianto,
s’ innalza una preghiera
e vi abbraccia fraterno
unanime terremoto d’ amore.
Dalle rovine risorge
novello canto di speranza.