Dovrei svegliarmi e sorridere oggi
a questo sole che è soltanto mio,
calpestare la mia terra senza paura,
senza chiedere il permesso a nessuno,
parlare al mio mare
e sentire la sua placida risposta.
Ma qualcosa mi insegue in eterno
qualcosa di enorme,
per quanto fugga
e dovunque mi nasconda
esso riesce sempre a trovarmi,
mi vede attraverso le mura,
il dolore mi aspetta
e mi spara da dietro gli angoli.
Il venticinque aprile sono prigioniera...