Sussurravano al vento
i pioppi d’argento,
delicate viole sbocciavano al sole,
le tenevi nel pugno
era bello, era giugno.
<Non parlare ma taci.
Intarsiato di baci,
in un guscio d’amore
ci scordammo del mondo
violammo il tuo candore e poi…>
Oggi ho pensato a noi.
Fa che il senso di gioia
<e l’ombra d’angoscia che sento nel petto
per te mio diletto non cambi in dolore.
Il bello del mio passato,
culla di me fanciulla
del tutto scordato
affiora un momento e mi sento sola;
e torna quel nodo alla gola
che mi mettesti tu; non parliamone più.
Dimmi piuttosto, invecchio?>
<Stupendamente sciocca!
Come potrei pensar d’averti accanto
se non magnifica e stupenda?
Non ho nessun rimpianto.
Così mi basti anche per un momento.>
Sussurravano al vento
i pioppi d’argento,
delicate viole
sbocciavano al sole,
le tenevi nel pugno
era bello, era giugno.