Tu, che sfuggi senza voltarti,
Tu, che mi guardi con occhi distanti,
Sei Tu, che dovresti saper ascoltare,
Sei Tu, quel che toglie, che non sa amare.
L'altare dei poeti è fatto di gioie,
Di grida, lussuria, passione, non noie
E rabbia, per cose insensate, sottili,
Di gesti e fatti assai infantili.
Il Principe del Vuoto, ormai è passato,
Ad ombre e sogni, e regna spietato,
Sopra gli abissi, dove non c'è speranza,
Là, dove il non essere ha sempre costanza.
Desideri mancati, sospiri sofferti,
Nel regno deserto di tanti profeti,
Con cuori di ghiaccio e lingue di fuoco,
Da chi ha imparato che la vita è un gioco.
Il Dio delle Tenebre ha graffiato il cuore,
Dell'angelo ingenuo, creando dolore,
Odio, disprezzo, insidie e fervore,
Ma l'angelo accetta... Lo fa per amore...