Scorre lento e inesorabile,
il tempo,
come un fiume che si rigetta alla foce dei perché.
Quella foce che di risposte non ne dà.
Quella foce che di risposte non ne ha.
Un amore passato, vissuto, conosciuto, fantasticato,
un amore che mai potrà essere scordato.
La sua immensità la trovo rinchiusa in una vecchia canzone
che compare dispettosa, all’improvviso, come un bimbo burlone
e trascina con sé le orme della sua dolce melodia,
ma ci penso, poi ripenso... e capisco che non è più la mia!
Vola via così, più veloce della luce,
quel vento divenuto tempo, che ti prende e con sé ti conduce.
E continua a scorrere lento e inesorabile,
quel fiume dei perchè.
Quel fiume che, quasi quasi, ormai neppure c'è!