Nel pallore dei sensi
vivo
i segni delle tue voglie.
Ogni giorno
mi percuoti
e mi cuci a dosso
la tua rabbia.
Più forte urli
per possedere anima
e corpo.
Ormai lividi.
Nelle tue mani tremo ancora,
come la prima volta,
quando sfilasti quella cinta,
e in un fil di voce mi gridasti:
< Amami.>