Arizona
il sole come pugno di fuoco
oscurità
fuochi di bivacco.
Era polvere e sudore
il mormorio della solitudine
erano laghi di cristallo
e cascate amare
paesaggi ondulati e mobili
grotte umide di acqua chiara.
E un silenzio
inebriante come assenzio
era aria torrida
e una stella di sceriffo
luccicante su quella pietra infuocata e riarsa.
Ed arano le tue lusinghe sui miei fianchi
le tue mani ruvide ad affamate
e ricordo quei lumi accesi nella notte
i passi del tuo cavallo al galoppo
quando mi spalancavi il cuore
facendo sbattere le ali impazzite dell'anima
ed eri lucido tocco
un rovo pungente
una corda che stringeva.
Ed io mi nutrivo di te
di quel caldo afoso
all'ombra delle ultime stelle passeggere
che si accendevano ad una ad una
in quel cielo che aveva il sapore della sconfitta.