Che bello quando il sol del tardo Aprile
inonda, la mattina, le terrazze,
e dell’Estate, con mano gentile,
liete dipinge già le prime chiazze!
Regna la spiaggia, co'suoi opalescenti
biancor di spazi aperti, e fini sabbie;
e sempre s’empie più di ceree genti
che migran corpi e idee da sforzi e rabbie.
Su e giù ruzzano bimbi scorrazzando,
e le lor fantasie di rena fanno;
e mentre dai ristorantini vanno
sinuosi per l’aere dondolando
dolci gli effluvi i sensi a deliziare,
due soli suoni s’odono, cullanti:
di risa intriso il brusir dei bagnanti,
e il cadenzato mormorar del mare.