Mi hanno suggerito: “prendi un po’ di tempo per te,
non lasciare che la tua vita scorra senza un perché:
dipingi fogli con le tue parole,
poi, aggiungine altre, non lasciarle mai sole”.
E, allora, camminando su una tastiera,
aspetto e spero che torni la sera,
che quel silenzio sospiri senza malinconia,
ogni singola frase, che diventi un po’ mia.
Riporterò nel presente incontrato,
qualche spicciolo di un vecchio passato.
Ti lascerò aleggiare nel vento
adesso che non sei più neppure un tormento.
Volerò nell’aria leggera
trasportata da pensieri, in attesa che torni la sera.
Poi sarà il tempo a dedicarsi lui me
e lui stesso troverà anche un perché.