E mi chiedo dove sia quel Dio,
tanto raccontato nella fanciullezza,
dai cari.
E mi chiedo se stia lì a contemplarci,
senza batter ciglio
per trovare una miscela di soccorso al disastro del mondo.
Servitori o figli di Dio noi siamo?
C’è chi si avvale della facoltà di non rispondere,
chi, invece, risponde.
Siamo peccatori, non siamo, perciò, figli di Dio?
I padri perdonano,
sarà, Dio, un padre iniquo?
“leggete la parola di Dio”
che non ha firma…aggiungerei;
tutto ciò non mi convince.
Desidererei saperlo,
com’è questo Dio invisibile,
perché non compare?
Sarà forse colui che fa miracoli?
o un signore che si limita a dirigere?
Avrà i denti bianchissimi, o i capelli ancora neri?
Il paradiso,
l’inferno,
due bilance con due pesi diversi, antitetiche.
Troppo esibizionismo,
i preti ballano,
se ne rendono conto?
L’altra faccia da non so che,
che guarda dalla televisione
e implora pace.
Non potrebbe farlo,
lui è sintomo di non rispetto,
di non uguaglianza.
Un po’ di libertà per ciascuno di noi,
penso che Dio vorrebbe questo,
non discriminazioni mefitiche.