Quel cuore purificato
ne possessivo ne geloso
sa accogliere quel fiume di parole
portare nel suo Cielo
le sorgenti impetuose irruenti correnti della vita
le luminose cascate di gioia ossigenante
le violenze subite
quei meandri quelle anse dove stagna il dolore in ansia
bere le tue acque scintillanti cristalline
animare palpeggiare drenare i tuoi fondi melmosi permalosi a non finire
fino alla tua foce d'oro
in quel estuario a delta
dove la luce si fa libera beltà
portando tutte le tue capillari complesse ramificazioni
i tuoi capelli finalmente dai nodi sciolti
fluenti
ondosi riccioli
di ricordi
in un oceano di sereno celeste delizioso Amore