Fa danzare, il canto delle cince
i fiori di questo prato vivo.
Del tarassaco invidio l'ultimo seme
che giusta attende la folata.
Mi consola la carezza del vento
mano di madre
mentre il bombo dall'ala sporca
derviscio si fa.
Quell'ultimo seme del tarassaco m'ha fatto battere i piedi a terra un monte di volte... birichino che non si voleva staccare nonostante soffiassi più del vento... credevo io!
Bella bella bella!!
Accidenti... Laura... con quegli occhi immensi... mi hai ricordato... l'occhio di bue... e da lì... ad immaginarsi un bell'ovetto in padella... per me è un attimo... Gnam!!!
... sìsì... lo so... sono "un animale"... Che ha tanta famonaaa!!!
Allora:... Ho scritto questa poesia l'altro giorno... a lavoro... nel giardino della nostra struttura...(un bellissimo giardino)..
Ho preso una sedia e mi sono piazzato sotto gli alberi, all'ombra.
Ho notato un tarassaco danzante al vento... ed il suo seme...(quelli a palloncino, che tutti i bambini vogliono per far volare i semìni... come tanti paracadutisti...)... se ne stava lì, solo... mentre gli altri se n'erano gia' andati... Era lì che aspettava il soffio giusto... Quindi... beato lui... L'ho invidiato... e il vento... come una mamma premurosa mi carezzo' i capelli...
Era veramente gradevole... Oserei dire commovente...
Eppoi... il canto delle cince...(sempre meno fastidiose del vociare delle mie colleghe... durante la pausa... ahahah... Vero!
Poi un bombo...(ce n'è parecchi in quel giardino..)... mi cadde proprio davanti ai piedi... Aveva un filino d'erba secca fra le ali... e la cosa lo faceva girare... vorticosamente... come un derviscio...(quei monaci turchi... che pregano girando vorticosamente)
Il tarassaco non cresce a grappolo...(e' quello della così detta "insalata matta"... almeno... qui a milano... si dice così...)
Basta... tutto lì... Mi hanno colpito... mi hanno emozionato... e ho deciso di fotografarli su carta... assieme a quello che provavo... Ciao Ugo!!!
e non intendevo legarlo al calabrone... Sono due elementi ben distinti c
Dopo aver apprezzato il ritmo e la delicata immagine che fa il verso, ho cercato di trovare il nesso tra gli elementi citati. Il canto chiassoso della cincia non è trai preferiti ma indubbiamente idoneo al ricordo di una danza; il tarassaco, o dente di leone, attrae perché è una pianta perenne o per i suoi vivaci fiori gialli a grappolo? E quell’insetto, neanche tanto amante di nettare, come fai a vederlo monaco? A meno che non trattasi di una licenza poetica, che in tal caso non necessita di spiegazioni. Sono curioso di saperlo, Villa, tu sai quanto ti stimo, è per questo che te lo chiedo. Sai anche che mi diletto di critica letteraria e sarà per questo che m’incuriosisco.
Anonimo il 09/05/2009 00:20
Ti piace farti accarezzare da quel vento che tiene la tua anima sospesa..
vero?
anche io amo il vento che scompiglia i pensieri e le emozioni
non per niente siamo amici
non a caso le carezze del vento hanno lambito le nostre anime infanti
che ricordi divertenti stampati nella memoria.
Bravo amico caro
ciao
Angelica