Sfilavi ritta nella fierezza
di quel tuo esile nobile aspetto.
Io la tua ombra volevo sembrare
perché non riuscivo a farmi amare.
Nulli i baci ed estranee le carezze
solo nell’animo stretta tenevi
la bimba che tanto avevi cercato
sfidando la gente e le maldicenze.
Portavi in trionfo quegli occhi verdi
del prato che tu da sola avevi salvato.
Troppo presto mi hai lasciato
quando ancora della tua mano avevo bisogno.
Fredda in un buco da sola ti trovi
solo una foto di giovane donna
ricorda la mamma di un tempo che fu.
No, non ti vengo mai a cercare,
lì in quel luogo non ti voglio trovare.
Nell’aria che respiro nella mia giornata
negli alberi nei fiori nel fiume
lì ti rivedo nei miei pensieri.
È la tua festa e io ti ricordo
quando bambina adoravi il tuo mondo
serena e vivace figlia diletta.
E ancora il mondo non ti aveva tradita
nell’animo il sangue scorreva veloce
ancora il gelo non era entrato
a coprire di bianco il tuo futuro di donna