Nel luogo in cui l’altra metà del sole,
su un cielo dipinto da Cezanne,
velo su donna dal color magia,
sorriderò al bislacco fato
che se di luna invaghisce e spende luce,
celare lo stesso come lei
e offrirne solo quella metà a falce...
Ferire cuori, desiderare sesso,
rallegrarli comunque
e ricordargli il tempo:
ché, se di fantasia si vive,
all'immaginar l'incanto,
si conceda al meritevole poeta
quello che più di tutto teme e ama...
chiama a se tutti i travagli e intreccia
ricordi intrisi di pesanti nubi;
e pioggia e tempeste sono il suo futuro,
nell'accecante scuro
d'una metà di prolungata vita
che nei conti fanciulli era remota...
Non potrò mai amarti come vorrei,
luna a meta',
per scelta di chi scelse anche per noi,
per noi su cui terrore incombe adesso:
scioglie te stessa e la neve che in estate
ci si porta addosso
tra untuose creme e occhi piangenti;
e tutto si evolve nel continuo sogno:
un maledetto sogno
dove scuoterti e anelar dolce risveglio
è vano, doloroso, stravagante
per chi di tante cose può parlare...
E vive dei silenzi più silenti...
E mi confondo in te
e mi conforto in te, e mi sconforto,
nell'altra meta' che io veder non posso
che mai vedrò e che tu mai vedrai.