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Ammanitura
Polvere di metalli pesanti
Rosso di Molibdeno
di Toludino
Cinabro
Poltiglia di pigmento
latte e albume
Imprimo e impregno la stanza
accurati gesti sul muro
Il fuoco asciuga le pareti
sviluppandone ancora i vapori
Lenta disgregazione
nausea
rigetto denso e vermiglio
rigoli scendono dalla fronte smarrita
Ombre infuriano
nascondendosi
e cercandosi vorticosamente
Verso vino
per placare l'arsura
gusto metallico e conati
Tremori
cade il bicchiere
frantumandosi sul pavimento
denso di depositi vividi
Lacerata la carne
ferita aperta dal vetro
senza avvertire dolore
confusione silenziosa
Parestesia
Intorpidimento
mi appoggio al tavolo dei leganti macchiandolo
di sangue e sudore
Dolore acuto e improvviso
dove esisteva solo fastidio
Vertigine
Provo a raggiungere il letto
trascinandomi carponi
tra convulsioni e disturbi visivi
Allucinazioni
Feti grondanti
sorrisi maligni
occhi vuoti
bocche serrate
Ore
preda di psicosi e rantoli
tutto indotto
voluto
cercato
come la sensazione di freddo
che mi percorre
Il calore del camino non basta
Distribuisco
trementina e resina alchidica
su ogni superficie
lasciando un cerchio vuoto
al centro della stanza
mi siedo
accendendo una sigaretta
la butto a metà
innescando una vampa che mi inebria
riportandomi al mio elemento
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1 recensioni:
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- Le poesie più belle sono quelle che al massimo contengono quattro strofe come un sonetto.
Anonimo il 14/05/2009 11:59
Signori, qui si fa sul serio.
Ho un piccolo neo Deb, lo poso qui sotto, niente chiacchere improvvisate o totalmente vuote, che sanno di stridore di unghie su vetri.
Ecco, lo poso qui, qui sotto
.
Anonimo il 13/05/2009 23:01
ritmo incalzante per un viaggio purificatore nel fuoco della passione che ti rincongiunge alla tua essenza ultima
Anonimo il 13/05/2009 22:43
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