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Nino

Non son neanche le dieci del mattino
come una canna in mezzo alla tormenta
volge a un lampione che non si lamenta
filippiche un po in sardo un po in latino

ebro di birra e di pessimo vino
riesce a tracannarne almeno trenta
colmi bicchieri e poi ci si addormenta
cosi trascorre il tempo il vecchio Nino

senza un timone come anima in pena
vaga e dispensa a tutti rime insane
disseminando miasmi per la via

di una attempata umanità stantia
ma in casa ad aspettarlo neanche un cane
soltanto solitudine che aliena.

 

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3 commenti:

  • Anonimo il 27/05/2009 19:12
    .. bravissimo.. una solitudine che ben dipingi
    un sorriso a te Augusto
    Aurora
  • loretta margherita citarei il 15/05/2009 15:00
    bellissima poesia, grande stile di scrittura, piaciuta molto, ciao lor
  • K. Lear il 15/05/2009 11:45
    piaciuta!

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