Respiro l'aria fredda
della sera
che triste mi svela
i pensieri nascosti
nel cuore.
Rido,
scherzo,
faccio il duro
ma a volte penso a te,
sento ancora un vuoto dentro,
come brezza in un bosco
che non conosco
si muovono i ricordi,
una carezza
che mai più mi sfiorerà,
un sorriso
che non mi rallegrerà,
una voce
che non sentirò
dirmi né si né no,
sguardi
che non vedranno
la mia vita,
la nostra.
Avrei voluto
viverti ancora,
raccontarti di me,
starti accanto
tenendoti la mano
facendo due passi nel tempo
e restituirti
quello che hai dato a me.
Ma ora resta solo
il dolore,
il bisogno di te che
custodirò in me.
l'autore Donato Delfin8 ha riportato queste note sull'opera
Prosa del 15 11 1989
Dedicata a mio padre!