Sornione il micio ch’è sta al crepitio
del fuoco di betulla nel camino,
osserva il fumo che lentamente sale
cozzare al soffitto della stanza
e come per magia scompare.
Sen sta splendido e beato,
nel meriggio di un dì ventoso,
immobile come se fosse addormentato,
uno sbadiglio, e da occhio solo
osserva il mio guardare.
Mi avvicino e fermo a lui d’innanzi,
agli occhi totalmente aperti,
luccicanti di fiamme rosse, lì riflesse.
Come se fosse alquanto naturale,
mi sovvien di domandare:
Micio bello è bello riposare?
Non risponde, ma si leva pigramente,
in quella sua eternità d’istante,
osservo il suo incedere elegante,
sen va forse un po’ irato.
Sono certo di averlo disturbato!