Riaprendo le mie cateratte
prima che il sole calciasse
negli angoli le nebbie le ombre
me
trovando allo specchio un estraneo
architettando un sorriso
alla moglie del dopo-caffè
leggendo al giornale di faide
di raid in Giordania
il critico d’arte
processi ai nazisti
l’oroscopo
condanne ai partiti
l’allarme violenze sessuali
cullando la radio chi è già in piedi
e ancora dorme
le news sull’AIDS proposte convegni
e messaggio pontificio:
30 milioni di inferni
presenziando in ufficio
al computer dal capo
minaccia di licenziamento
nel cesso
nel pieno di un accoppiamento
o a tu per tu col mio sesso
scordando il vitello sul fuoco
cercando una logica d’ordine
a giacche foto scarpe rotte
ne ho messi in fila
col ritmo giusto
ottantamila di respiri
e ancora attendo la notte.