Nuvole che camminano verso
il passato, orizzonti nascosti
da mete lontane, dipinti da
funeste tempeste, che attraversano
il profondo del cuore.
Il temporale che arriva lascia
tutto sconvolto, si diffonde
nell’animo e in tutto il mio
corpo.
Cresce nel tempo un odio
nascosto, dentro di me lo
prendo e lo copro, imparo
la vita con gli altri pensieri,
di chi mi circonda con l’animo
deluso, le parole violentano
tutto il mio essere, tutto è
impreciso ormai in me.
Parole che imprecano, momenti
traumatici, la ragione non
regge alla cattiveria,
scendo le scale verso il cortile,
entro, accendo il motore,
aspetto, le mani incrociate col
rosario, la vista sperduta,
la stanza chiusa, la nebbia sale
inesorabile, il rosario che cade
dalle mie mani.
Un attimo, il risveglio
mi riporta alla ragione,
fuggo di corsa,
mi reggo ho paura,
mi fermo, respiro,
si respiro, un forte
sollievo
mi prende dal cuore
mi porta lontano
col mio desiderio,
di vivere la vita
con tutte le forze,
aspettando che domani
sia tutto diverso.