Il dolore ubriaca il malinconico
come la vera oscurità
è nell’anima
oscurità che nemmeno la notte
conosce
e che nemmeno il giorno
illumina
Solitudine
non è compassionevole
se piena delle voci
ingannevoli
cospirazioni contro
remate e assalti
alla mente
alla testa
e al petto
-Perché chi ozia e sguazza
perché chi striscia e rode
sa
come un debole
sa quanto
sa come-
Perché la nebbia diviene muro
altissimo
e il cuore soffoca nel sangue
e la bestia s’insinua triste
come un cancro innamorato di se stesso
Aiutami Signore
io t’imploro
ho bisogno di chiedere
adesso
per quell’anima vagante nel
niente
che come relitto di costellazione
nuota e si perde
Vorrei raggiungerla
Ho paura per quelle dita e quel sorriso
che fecero una scatola azzurra
e una fatina vi impressero con cura
e la donarono al mio essere
-me derelitta, stolta-
Salvala e Amala
sempre
poiché solo Tu
Il Tutto
Puoi
prima del tempo
annientare e far nascere
un impero di stelle
o renderle il cuore
che più non sente battere
tra ossa
e pelle….