Ad ogni passo avanti
vorrei non fare un metro,
avanzare vorrei
facendo marcia indietro
per ritrovar fioriti
i ciliegi e le rose
dei miei castelli aviti.
Nelle sale ariose della nostalgia,
tra soffusi cori d’organo e violino,
di passata infanzia gradirei
sembianze di bambino
nudità di quella prima essenza
nel grembo della madre mia.